La nostra visita al cosmoprof, la manifestazione internazionale più grande d’Europa, termina dopo 2 giorni intensissimi, 20km percorsi (più di 28000 passi) e circa 20 stand stand visitati con attenzione alla ricerca di novità e spunti da proporre a clienti vecchi e nuovi.
Come ogni anno la visita è stata suddivisa in due sessioni, la prima dedicata alla parte della fiera chiamata Cosmopack in cui espositori da tutto il mondo propongono tutto ciò che riguarda contenitori primari e secondari (più finemente chiamati Packaging) per qualsiasi tipo di prodotto cosmetico.
Vasi, flaconi, tubi, bottiglie, ampolle, astucci, pochette e chi più ne ha più ne metta di ogni forma, colore, materiale e finitura.
Ovviamente maggiore attenzione è stata data alle soluzioni più accattivanti e particolari, che saranno sicuramente oggetto di interesse nelle nuove lavorazioni.
La seconda parte della visita è stata dedicata invece ai padiglioni che ospitano le case cosmetiche produttrici, alla scoperta delle novità di quest’anno.
La parte più interessante è sicuramente quella riservata ai prodotti “green” in cui la natura e i suoi prodotti rimangono i punti da cui partire in ogni nuovo progetto.
Cosa ci portiamo quindi di buono da poter “plasmare” per le nostre esigenze:
1. che il mondo della cosmesi attira sempre di più visitatori da tutto il mondo e che il trend del mercato ancora una volta è positivo. Se tu che stai leggendo sei un professionista in qualche modo legato al mondo dei cosmetici dovresti ottimizzare al massimo la gestione del reparto. Ne potrai trarre solamente vantaggi.
2. Specializzazione, specializzazione, specializzazione. Un progetto ben focalizzato ha sicuramente più successo di altri indifferenziati. Gli stand più brutti infatti sono stati quelli “entry level” in cui non era chiaro già dall’esterno quale era il prodotto/servizio offerto.
Per il “private label” o personalizzato tante aziende presenti offrono diverse soluzioni, pochissimi degli espositori però lavorano con numeri e volumi sostenibili per negozi ed attività “umane”. Ecco perché dovresti metterti in contatto con noi, di sicuro ci sarà la possibilità di realizzare quello a cui stai pensando con un percorso equilibrato, in cui ti troverai a tuo agio se sei davvero pronto a creare il tuo pomo cosmetico “a tuo marchio”.
3. Less is more, facciamo meno-facciamo meglio. Abbiamo visto stand pienissimi di gente in fila per conoscere 1 prodotto (o 1 categoria specifica di prodotto) e stand pienissimi di prodotti ma vuoti di visitatori.
4. Che c’è ancora tanto su cui lavorare, per noi e per i nostri clienti.
5. Non c’è un punto 5, sicuramente ci portiamo a casa il ricordo delle bellissime modelle che erano presenti per mostrarsi e dimostrare i risultati dei macchinari di cui erano testimonial.
Per tutte il resto, come sempre, torniamo a casa carichi di idee ed entusiasmo aspettando la nuova visita del 2019!